Amore & Vita, Ivano Fanini: “Per il 2022 affiliazione in Vaticano, oppure mi fermo”

La Amore & Vita spera nell’affiliazione in Vaticano. Con l’ingresso della nazione papale tra le affiliate all’UCI, il patron Ivano Fanini vuole in qualche modo coronare un sogno iniziato proprio nella Santa Sede al fianco di Papa Giovanni Paolo II. Dopo aver assunto nel 1989 questa dominazione, la attuale formazione continental è rimasta fedele a quel messaggio e non ha più cambiato, affiancando solamente alcuni sponsor che si univano al progetto nel corso degli anni. Per il 2022 il progetto è dunque di aumentare ulteriormente il legame con lo stato vaticano, con anche la possibilità che a sostenere economicamente la squadra sia la Banca Vaticana

“Se arrivasse sarebbe ancora meglio, ma finché l’operazione di affiliazione non andrà in porto, mi prenderò una pausa – dichiara l’imprenditore toscano a La Nazione – Tanto i record non me li toglie nessuno, come i 12 titoli mondiali e 69 nazionali ed oltre mille vittorie. Resterebbero comunque le nostre squadre, dai dilettanti fino ai bambini. Molti pensano che la scritta Amore & Vita sia lo sponsor, invece non è così, sono parole suggerite dal mio amico, ora Santo, Wojtyla, che per 25 anni consecutivi ha tenuto a battesimo la squadra in Vaticano, due valori che ho sempre rispettato, come filosofia di vita. Tra l’altro, proprio per questo, molti hanno pensato che la mia fosse la squadra sponsorizzata dal Vaticano”.

In attesa di avere le risposte, la squadra sta comunque preparando le nuove maglia con i colori di San Pietro, bianco e giallo. Sostanzialmente pronto anche l’organico con cinque italiani, cinque polacchi e altri sei atleti di nazioni diverse, che potrebbero essere scelti tra le Guardie Svizzere e i sacerdoti. Un progetto che potrebbe andare in porto visto che l’UCI, per le squadre affiliate in piccole nazioni, non richiede l’obbligo di tesserare una maggioranza di atleti appartenenti alla nazione. Vincolo che comunque potrebbe essere bypassato con l’ingaggio dei residenti.

Ad ogni modo, il 70enne capannorese non sembra valutare altre alternative: “O mi danno l’affiliazione per il 2022 nello Stato del Vaticano, oppure rimango fermo. In Italia non l’ho chiesta di proposito”. In quel caso dunque la squadra si prenderebbe una pausa, anche se il figlio Christian sta comunque tenendo in piedi un piano B per garantire continuità ad alcuni atleti, appoggiandosi eventualmente ad un’altra realtà continental.

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